Curiosità:
Queste pizze che costituiscono uno dei piatti più caratteristici
ed originali della nostra Tuscia, legati, specialmente nella zona dei Cimini,
alle tradizioni carnevalesche, assumono nomi diversi da paese a paese. Così a
Viterbo vengono chiamate «Fregnacce» come pure ad Acquapendente dove si
celebrava addirittura una sagra, a Caprarola e Faleria sono «Pizzacce», a Orte,
Civitacastellana e Carbognano «Frittelloni» e per meglio dire «Frittellò», a
Tuscania, Montefiascone e Gradoli, prendono il nome di «Stracci» che è poi
trasformato per analogia in «Sutrine» a San Martino, Canepina e Soriano dove
tale termine in senso dispregiativo viene appunto dato allo straccio con cui si
lava per terra, a Vallerano diventano «Fricciolose» a Vignanello «Bertolacce»,
a Bomarzo, «Cappellacce» e così via. Una ricchezza e varietà di nomi come si
vede che dimostra l’importanza ed il saldo attaccamento di questo piatto alle
tradizioni gastronomiche e folcloristiche della Tuscia al punto che ancora oggi
viene usato frequentemente nelle merende in cantina specie nei paesi del
versante orientale dei Cimini. La sua gustosa appetibilità è infatti condensata
in un detto popolare che dice: «Le fregnacce so’ bone calle o ghiacce».
Ingredienti per circa 20 pizzacce
3 uova, 6
cucchiai di farina, un pizzico di sale, acqua qb, 300 g di ricotta, rum,
alchermes, cannella, zucchero
Preparazione:
In una terrina
mettete impastate le uova con la farina (attenzione che non si formino i grumi)
deve risultare un impasto un po’ duro, dopodichè aggiungete a poco a poco dell’acqua
finchè risulti una pastella un po’ liquida ma non troppo e mettete un generoso
pizzico di sale.
Ungete una
padella con il lardo e iniziate a fare le crepes, girandole da un lato e dall’altro.
(la padella va unta ogni nuova crepes che si fa).
In una terrina
mettete la ricotta, un po’ di zucchero, rum, cannella e poco alchermes e
mescolate fino ad avere un impasto omogeneo.
Prendere una
crepes e stendete un po’ di ripieno e arrotolare formando come un cannolo e rigorosamente
mangiare con le mani... Se volete potete spolverizzare a piacimento
con lo zucchero a velo o il cacao.
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